Un bidello di 65 anni di una scuola elementare di Vimercate (Monza-Brianza) è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri per violenza sessuale ai danni di alcune bambine. I militari, su disposizione del giudice, avevamo installato delle telecamere nascoste nei bagni della scuola; attraverso questi strumenti hanno colto l’uomo proprio mentre stava trattenendo una bambina, contro la sua volontà. Le indagini sono partite dopo che una bambina ha raccontato alla maestra di essere stata molestata nei bagni. Al momento era presente anche una compagna, che ha confermato.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Monza, i Carabinieri hanno quindi avviato un costante ed ininterrotto monitoraggio del comportamento del bidello tramite telecamere all’interno della scuola, accertando inequivocabilmente le sue responsabilità. In pochi giorni i militari hanno assistito a quattro episodi, arrestando l’uomo in flagranza.
Il 65enne, di origini sarde, sposato, si introduceva nei bagni femminili e, adescando le bambine, tutte sotto i dieci anni, le palpeggiava nelle parti intime. In casa sua, dinanzi ad una moglie ignara ed allibita, gli operanti hanno sequestrato un computer portatile e numerosi DVD che dovranno essere analizzati. Dagli accertamenti sull’arrestato, è emerso che l’uomo nel 1971 era stato condannato per un analogo grave reato a sfondo sessuale, che aveva commesso in Calabria, ai danni di una bambina di 12 anni, in una chiesa, ma aveva falsificato la documentazione e otto anni fa era stato assunto come bidello nella scuola elementare comunale.
Da questo episodio emerge chiaramente come sia fondamentale l’utilizzo di videocamere di sorveglianza in scuole e luoghi pubblici. Non ci sono giustificazioni per atti simili ed è giusto che i colpevoli paghino!