Bullismo, chi di video ferisce, di video perisce. La vecchietta che ha commosso gli USA.

Bullismo, chi di video ferisce, di video perisce. La vecchietta che ha commosso gli USA.

Si chiama Karen Klein, ha 68 anni ed ha passato una vita a condurre autobus, su cui da tre anni fa da controllore. È di Greece, una cittadina vicino New York, e qualche giorno fa proprio sull’autobus è stata vittima di atti di bullismo, ad opera di un gruppo di ragazzini che l’hanno presa pesantemente in giro prima per il suo peso ed il suo aspetto fisico, poi per le sue condizioni economiche e per la famiglia, arrivando a toccare il cuore della anziana donna che è scoppiata a piangere, per quanto abbia cercato di mascherarlo.

“Non hai una famiglia, perché si sono tutti uccisi per non starti vicino”, le dicono i ragazzini ridendo, e lei piange proprio perché dieci anni prima ha perso il suo figlio maggiore, che si era suicidato. L’atto “indicibile”, come lo ha definito la signora stessa, ha però fatto il giro del mondo: i ragazzini, infatti, sono riusciti a registrare di nascosto l’accaduto, caricando poi il video su Youtube, dove, in pochi giorni, ha ottenuto migliaia di visualizzazioni, suscitando la solidarietà della rete.

È stata iniziata, così, sul sito di fund-raising indiegogo.com, una raccolta fondi per la vecchietta vittima di bullismo, per raccogliere 5000 dollari e regalarle una vacanza. Ma la raccolta è andata oltre ogni aspettativa, si è arrivati, infatti a 543.777 dollari, e mancano ancora 28 giorni per poter donare e la Southwest Airlines le ha regalato un soggiorno di tre notti per 8 persone (lei e i suoi 8 nipoti) a Disneyland, in California.

La signora, inoltre, oltre ad essere gettonatissima sul web, su cui ha ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà tra email e Facebook, è stata contattata da diverse testate giornalistiche ed invitata a varie trasmissioni televisive.

I ragazzini, invece, i cui nomi e numeri di cellulari sono apparsi in rete, potrebbero subire procedimenti dalle autorità scolastiche, pronte a punirli. Hanno, inoltre, ricevuto messaggi di minacce, anche di morte, condannati prontamente dalla stessa Karen Klein che, nonostante gli insulti subiti, ha affermato che in fondo “sono solo dei ragazzini” e che l’unica cosa che si augura e che non facciano ad altri ciò che hanno fatto a lei, nonostante qualche ceffone al momento l’avrebbe dato volentieri.

 

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