Per il Cyberbullying Research Center, l’istituto di ricerca statunitense che studia le cause e le conseguenze del bullismo tra gli adolescenti, non ci sono dubbi: il cyberbullismo, o bullismo on line, possiede caratteristiche proprie che lo rendono diverso da qualunque altra forma di prevaricazione sociale. Vediamo di seguito i risultati emersi dallo studio su un campione di 457 studenti, tutti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, relativo a febbraio 2015.
Dispositivi più comunemente utilizzati dagli adolescenti
I telefoni cellulari continuano a essere i dispositivi elettronici più amati da questo target di adolescenti, impiegati soprattutto per inviare messaggi di testo (75,4%), usufruire di applicazioni mobili (74,2%) o giocare on line (66,2%). Per quanto riguarda l’accesso all’universo social, Snapchat (46,6%), Instagram (41,7%) e Facebook (32,9%) sono le piattaforme web più gettonate. Quasi del tutto snobbato è invece Twitter, che sembra non riscuotere particolare interesse da parte di questa fascia di età.
Vittime e artefici degli atti di cyberbullismo
Alla domanda se fossero mai stati interessati da una qualche forma di bullismo on line, il 34,4% degli intervistati ha risposto di sì. Il rumours sul web (19,4%), i commenti offensivi (8,3%), lo scambio di identità (6,4%) e la pubblicazione non autorizzata di foto (4,6%) sono stati invece i sistemi adoperati dai cyberbulli per attaccare le proprie vittime. Il 14,6% degli studenti ha inoltre ammesso di aver fatto ricorso al cyberbullismo per offendere altri studenti, con forme di approccio più o meno importanti come quelle riportate pocanzi.
Differenza di genere nel bullismo on line
Il genere femminile è quello più comunemente colpito da atti di bullismo on line con un 40,6%, contro il 28,2% di quello maschile. Il 14% delle ragazze ha comunque ammesso di aver molestato altri studenti nei trenta giorni precedenti l’intervista.
Come difendersi dal bullismo on line e arginarne il dilagare
I numeri riportati qui sopra sottolineano un gravoso problema che necessita di essere risolto al più presto prima che diventi incontenibile. Per fortuna oggi esistono in commercio delle applicazioni, come i software per cellulare spia o spyphone Endoacustica, che possono prevenire gli episodi di cyberbullismo. Si tratta per lo più di applicativi installabili sul cellulare del minore, capaci di ascoltare i suoni ambientali, registrare o monitorare chiamate in real time, leggere gli SMS inviati e ricevuti, così come spiare le tanto temute chat di messaggistica istantanea (Facebook, WhatsApp, Telegram ecc.) o restituire la localizzazione geografica del cellulare spia. Se utilizzato nel pieno rispetto della privacy, uno spyphone può rivelarsi un prezioso alleato per molti genitori ansiosi e sfiduciati.