Nonna somministra potenti farmaci per far addormentare suo nipote

Nonna somministra potenti farmaci per far addormentare suo nipote

Ecco l’email che una signora ha inviato alla nostra azienda riguardante un sospetto sul comportamento della suocera che accudiva suo figlio, mentre lei e suo marito erano a lavoro.

“Ho un bimbo di quasi due anni. Da qualche mese la nonna paterna gli fa da baby sitter mentre noi siamo fuori. Nei giorni festivi accudisco personalmente il bambino e ho notato un atteggiamento che mi ha molto preoccupato.  Un pomeriggio, dopo pranzo, una volta messo a letto continuava ad alzarsi e non ha dormito neppure un minuto.

L’ho tenuto con me in salotto; il bambino, resosi conto che su un mobile era stata posta la confezione di un farmaco, cercava continuamente di prenderla, naturalmente senza riuscirvi in quanto non era alla sua portata ed associava questo gesto al nome della nonna. Mio figlio non mostrava alcun tipo di malessere che giustificasse una mancanza di sonno.

Questo ci ha fatto sorgere il dubbio che la nonna utilizzasse il farmaco per favorire il sonno del piccolo. Infatti con la nonna il piccolo dormiva mediamente due-tre ore al pomeriggio. In un primo momento, abbiamo attribuito questa necessità di sonno maggiore in settimana al fatto che, frequentando la mattina un centro ludico, fosse più stanco.  Ma questo insistere ha molto preoccupato me e mio marito. A questo si aggiunge il fatto che il bambino molto spesso si svegli dal sonno pomeridiano piangendo disperato e molto spaventato”.

Abbiamo risposto alla signora consigliandole di inserire in qualche oggetto utilizzato dal bambino un micro registratore audio e video in modo da poter verificare la situazione.

La mamma ha acquistato un dispositivo Endoacustica Europe e lo ha messo in un orsetto che il piccolo porta sempre con sé.  Ben presto ha avvallato la sua tesi: la nonna utilizzava il medicinale per favorire il sonno del bambino. Ovviamente ha affrontato la questione e ha potuto mostrare le immagini al marito incredulo. Se non fosse stato impiegato uno micro sistema di sorveglianza, il bambino, col passare del tempo, avrebbe potuto subire danni anche irreparabili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *