Una macchina organizzativa ben strutturata ha portato al rapimento di una tredicenne bresciana, portata fino a Lugano da un adulto conosciuto via Facebook e affetto da turbe sessuali. All’inquietante piano hanno preso parte più persone, un gruppo organizzatosi per agganciare giovanissime prede attraverso i social network.
L’episodio ha avuto inizio a settembre quando la ragazzina, che frequenta la scuola media a Isorella, a sud di Brescia, ha allacciato un’amicizia attraverso Facebook con il ventiseienne. Lui ha cercato di far invaghire la ragazzina regalandole uno smartphone e i due hanno avuto anche modo di incontrarsi.
Poi, è scattato il piano, una fuga d’amore: lui arriva a Isorella in macchina e poco prima che lei entri a scuola la fa salire e parte in direzione della Svizzera. L’assenza a scuola dell’alunna viene subito notata; la direzione didattica aveva già avvertito la famiglia delle frequenti assenze. Intanto l’auto della coppia ha raggiunto un ostello della gioventù a Figino, alle porte di Lugano. È mezzogiorno, non ci sono posti disponibili. Secondo una prima ricostruzione la ragazzina viene lasciata sola nella hall e a quel punto realizza di essere finita in un gioco pericoloso. Telefona a casa in lacrime e racconta: «Sono con un amico conosciuto su Facebook, non so nemmeno io dove, vicino a Lugano… ». Le indagini si incrociano, la polizia di Lugano va all’ostello, attende l’arrivo del ventiseienne, lo arresta e porta in salvo la vittima.
La storia a lieto fine non è stata il frutto di una mattina di pazzia, ma l’exploit di una persona con inclinazioni pedofile e di una 23enne, complice dell’uomo e coinvolta nel rapimento della tredicenne. Si attendono gli interrogatori di altre persone. Ma ormai il caso è chiaro: il sequestro è stato opera di più persone e ha avuto un movente sessuale. La Procura di Brescia, nel frattempo, ha acquisito il computer e lo smartphone della studentessa. Là dentro ci sono le tracce di altri contatti avuti nel corso di questo, per fortuna breve, incubo. E sono proprio gli strumenti più vicini ai teenager che vanno tenuti sotto controllo come già fanno numerosi genitori. Con dei piccolissimi dispositivi di conrtollo per pc e software spia invisibili per smartphone Endoacustica è possibile proteggere e tutelare i propri figli, agendo prima che la situazione sfugga di mano.