“La domanda più difficile a cui rispondere è sempre la solita: cosa è esattamente l’infedeltà coniugale e quando un comportamento si può considerare tale?”
Secondo alcuni, basta solo che uno dei due partner guardi una persona dell’altro sesso, oppure immagini una fuga d’amore, per aver compiuto un atto di infedeltà. Ogni coppia ha d’altronde i suoi equilibri, ma bisogna stare attenti a non esagerare nel privare il proprio partner anche della libertà d’immaginazione.
D’altronde però a volte capiamo anche chi è troppo sospettoso: essere lasciati è una delle esperienze più dolorose che si possano sopportare, può condurre a depressione acuta, ad una debolezza fisica e all’incapacità di procedere regolarmente nella propria vita e nel proprio lavoro.
Senza allarmarsi troppo al minimo segnale di debolezza espresso dal proprio partner, è necessario comunque imparare a riconoscere certi comportamenti ed eventualmente il loro perdurare. Per alcuni il tradimento è assolutamente inconcepibile, forse perché non si sono mai trovati in condizioni “pericolose”, non sono mai stati tentati di tradire. Per questi soggetti, riconoscere eventuali segnali di tradimento risulterà ancora più difficile se non si utilizzano microspie gsm o cellulari spia. Ci sono tradimenti leggeri e momentanei, le cosiddette “botte di allegria”. Si tratta di situazioni di passaggio, che non hanno alcun effetto sulla relazione, almeno nel breve periodo. Possono rispondere ad una voglia di evasione passeggera o essere magari il frutto di una serata in cui si è alzato un po’ troppo il gomito e ci si è trovati, volente o nolente, a cadere in tentazione.
Ci sono poi tradimenti che sono frutto di insofferenza: se vengono affrontati per tempo, possono addirittura aiutare a recuperare una relazione, ma se vengono trascurati e si reiterano, porteranno con ogni probabilità allo sfaldamento del matrimonio. Poi, naturalmente, bisogna considerare che molte relazioni moglie marito rimangono in vita nonostante l’infedeltà coniugale consumata da uno o da entrambi i coniugi: a volte lo si fa per salvare un minimo l’integrità dei figli piccoli, mantenendo una sorta di falsa unità familiare. Altre volte magari il coniuge “cornuto” fa finta di non sapere, pur di continuare a vivere sotto lo stesso tetto della persona che ama.
Ma vediamo un po’, visto che le situazioni possibili sono davvero tante, di fare un esempio pratico: immaginiamo che una donna vuole molto bene a suo marito, che è un uomo d’affari e, negli ultimi anni, l’ha un po’ trascurata dal punto di vista sessuale. La donna così ha avuto una relazione al di fuori del matrimonio e sta cercando di porvi fine. Lei ama suo marito, ma cosa deve fare per ripristinare la sua relazione?
I consigli che potremo darvi sono diversi. Partiamo dall’onestà. La prima mossa per evitare che tutto vada a rotoli, è quello di dire a suo marito tutto sul tradimento, e comunicargli la decisione che ha preso, di tornare ad esprimere il suo amore per lui. L’onestà e la trasparenza sono i modi migliori per risistemare le cose. Non si può costruire un rapporto sulle bugie e sull’inganno. Se però il marito non riesce a controllare il suo temperamento una volta che conosce i fatti, allora forse non c’è alcuna speranza di salvare il vostro matrimonio.
Il passo successivo è la trasparenza: cercate di informare vostro marito rispetto ai vostri impegni e agli spostamenti che effettuate durante la giornata. Se non si fida ancora, forse potrebbe venirvi incontro la tecnologia. Sul mercato ci sono diverse soluzioni: localizzatori satellitari, cellulari spia, microspie e quant’altro. Tutti strumenti che funzionano benissimo anche se la persona spiata è al corrente di esserlo”.