Credete di essere immuni da qualsiasi forma di tradimento? Non siate troppo fiduciosi nelle vostre capacità di controllo emotivo, perché potreste essere incorsi, senza neppure saperlo, in azioni di micro-cheating.
Il termine in questione, traducibile grossomodo nella nostra lingua come micro-inganni, è saltato alla ribalta della rete qualche mese fa grazie a un’intervista rilasciata dalla psicologa australiana Melanie Schilling sul Daily Mail, anche se a dire il vero il vocabolo è presente già da diversi anni sull’Urban Dictionary. A ogni modo sul dizionario online, alla voce micro-cheating, si legge:”Piccole azioni o comportamenti considerati sleali all’interno di una relazione, niente di serio ma nemmeno di innocente”.
Nella dichiarazione rilasciata al quotidiano britannico, la studiosa ha tuttavia focalizzato l’attenzione sul pericolo dei micro-inganni insito nelle nuove tecnologie, social network in primis: contattare una persona in chat, condividere giochi on line, fare complimenti o postare in maniera più o meno esplicita ecc. Insomma, tutta quella serie di comportamenti messi in atto all’insaputa del partner che a lungo andare potrebbero sfociare in fenomeni di infedeltà conclamata.
Ma vediamo come tirarcene fuori non facendoci più sorprendere a ‘micro-tradire’ o a esserne travolti irreparabilmente. La parola d’ordine in questi casi è sempre la stessa: onestà. In primo luogo con sé stessi, ovvero evitando quando possibile di incorrere in comportamenti compromettenti, e in seconda istanza con il partner, qualora decidiate di farvi carico delle vostre intenzioni. E per le vittime attanagliate dal dubbio? Mah, in questo caso c’è sempre il ricorso al classico investigatore privato o a sistemi di sorveglianza di vario genere che, anche se non potranno mai sanare le vostre ferite, forse vi aiuteranno a guardare le cose da un’altra prospettiva.