Una ragazza racconta: la mia esperienza con i bulli a scuola

Una ragazza racconta: la mia esperienza con i bulli a scuola

Il bullismo a scuola esiste da sempre ed è ovunque. Sinceramente, non so nemmeno se esista una maniera di intervenire per fermare tali episodi senza rendere la situazione ancora peggiore per la vittima.
Quando mi capitò di leggere la storia di una ragazza americana di 15 anni, che si era uccisa impiccandosi a causa degli scherzi di cui era vittima, per me fu un vero shock.

Questi scherzi io li subii quando andavo a scuola da adolescente, quando cominciava ad affiorarmi la prima acne giovanile e la mia famiglia era talmente povera che non potevamo nemmeno permetterci un paio di calze per me. Sinceramente non mi sono mai curata del dover andare in giro senza calze, i ragazzi sono molto più flessibili per certe cose e non si curano di certi dettagli.

Gli altri ragazzi della mia scuola, invece, se ne curavano eccome. Indossavo gli abiti dismessi da mia cugina, o quelli comprati in qualche negozio dell’usato. Non ho mai avuto un telefono cellulare, scarpe alla moda o qualcosa che risaltasse particolarmente.
Gli altri ragazzi mi additavano e prendevano in giro da una classe all’altra, e ancora mi ricordo parola per parola come fossero quasi disgustati nel vedere i miei vestiti, come mi dicevano quanto fossi brutta e non avessi il loro “stile” nel vestire o nel comportarmi.

Certo, erano “apprezzamenti” piuttosto innocui, ma per una ragazzina, facevano veramente male. Cominciai a farmi del male tagliandomi da sola, e piangevo tutto il giorno e tutta la notte, ogni santa notte. La mia maestra sentiva benissimo quello che mi dicevano, vedeva perfettamente quanto io piangessi, e mi ascoltava quando le dicevo che tutto questo era sbagliato.

Eppure, non fece assolutamente nulla. Non informò i miei genitori di quanto mi succedeva a scuola, non prese alcuna misura punitiva nei confronti degli altri ragazzi, assolutamente nulla. Neppure quando uno dei ragazzi mi picchiò con uno dei suoi libri fino a farmi piangere ed implorarlo di smettere. Non fece nulla, anzi mi disse semplicemente di smettere di piangere e di fare quello che gli altri alunni mi dicevano di fare.

Un’altra insegnante mi abbracciò mentre piangevo e si mise in piedi davanti alla mia classe urlando ai bulli di lasciarmi stare; questo però non fece altro che peggiorare la cose. Quella notte, andai a casa e ingoiai un intero flacone di pillole di sonnifero. Avevo solo 11 anni. Mia madre se ne accorse in tempo e mi fece sputare fuori tutto quello che avevo ingerito. Fu quella notte che i miei genitori scoprirono che la loro figlia veniva costantemente molestate in classe.

Ora che ho 17 anni, sono segnata in maniera indelebile, la mia autostima è sotto zero, non posso tornare nella scuola pubblica ed ho cambiato tre diversi psicologi, ma le cose non accennano a migliorare.
Non riesco ad affrontare la gente, non posso andare a fare shopping senza rinchiudermi nel camerino a piangere perché mi vedo brutta.

Dovevo affrontare costantemente i miei ex compagni di classe, che erano nella mia scuola ed avevano il mio stesso orario per il pranzo. Quindi decisi di abbandonare la scuola ed ora studio da casa con un insegnante di supporto. La mia vita è stata rovinata ed ora sono felice solo quando posso uscire a fare shopping.

In quei momenti mi sento migliore di loro, comprando cose nuove e spendendo soldi senza sosta, centinaia di dollari a settimana. Solo allora mi sento in pace con me stessa, per una sorta di rivincita, come se stessi gridando in faccia ai miei molestatori “Guardate, non sono più la ragazzina brutta, povera e malvestita, guardate quante cose belle e nuove che ho”.

Personalmente non so quale sia la soluzione migliore per fermare il bullismo. Quando la persona molestata lo dice ad altri, la situazione peggiora. I genitori dei bulletti di scuola dovrebbero intervenire per dare una bella sferzata ai loro figli molestatori e rimetterli sulla giusta via, e le scuole dovrebbero avere una maniera migliore per trattare simili casi.

Se vostri figlio viene molestato, dovete assolutamente intervenire ed aiutarlo. Queste cose non soltanto rovinano l’infanzia e l’adolescenza di un ragazzo, ma possono causare ferite che si portano dietro per tutta la vita. Quando vostro figlio ha bisogno di voi, siate pronti, vi potrà soltanto ringraziare.

Nella maggior parte dei casi una microspia o un microregistratore possono davvero aiutare a capire e prevenire tali situazioni

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