Le conseguenze del bullismo in età adulta

Le conseguenze del bullismo in età adulta

Le conseguenze di atti di bullismo e violenza subiti o compiuti durante l’adolescenza possono manifestearsi in età adulta, sia per il bullo che per la sua vittima.

Quando pensiamo al bullismo, ci vengono in mente immagini di botte tra ragazzi nel cortile della scuola, di alcuni di loro che vengono spintonati dai ragazzi più grandi, molestati sull’autobus o fatti oggetto di scherzi che, tutto sommato, noi adulti riteniamo innocui, pensando che sia una cosa normale tra ragazzi e che le sue conseguenze siano tutto sommato minime e si manifestino soltanto nel breve termine.

Invece, non si tratta soltanto di una cosa tra ragazzi. Secondo molte ricerche, è stato dimostrato che gli effetti degli atti di bullismo possono protrarsi anche nell’età adulta, sia nella vittima che nel suo molestatore, per il resto delle loro vite.

Il bullismo in sé è un atto molto pericoloso per entrambe le parti coinvolte. Esso genera sensazioni forti quali la paura, la vergogna, l’imbarazzo e i sensi di colpa nella vittima. I bulli usano le minacce per ridurre al silenzio le loro vittime, nella stessa maniera in cui un molestatore, un violentatore o anche un pedofilo possono costringere le loro vittime a non parlare.

Gli effetti a breve termine possono già essere molto profondi. Secondo i risultati delle ricerche, infatti, i ragazzi che vengono molestati a scuola mostrano molto spesso i seguenti sintomi:

– Tristezza a scuola
– Atteggiamento introverso
– Minore considerazione dei sentimenti altrui
– Maggiori problemi di integrazione
– Aumento dell’ansia
– Tendenza alla depressione

Alcuni di questi effetti del bullismo possono manifestarsi soltanto nel breve termine, ma ci sono anche delle conseguenze a lungo termine. Questo è vero in particolare se gli episodi di bullismo si protraggono per un certo tempo. I bambini o ragazzi che vengono molestati:

– Sono a più alto rischio di depressione e scarsa autostima da grandi
– Hanno maggiori probablità di soffrire di insicurezza
– Sono più a rischio emicranie o mal di testa cronici
– Tendono ad assentarsi più spesso da scuola in maniera giustificata o meno
– Possono avere maggiori problemi relazionali e familiari in età adulta
– Potrebbero scappare da casa in presenza di problemi o discussioni familiari
– Potrebbero avere problemi di alcolismo e dipendenza da droghe
– Rischiano di abbandonarsi a comportamenti autodistruttivi

Molti di questi sintomi possono essere riscontrati anche nei pazienti sofferenti di stress post traumatico. Un recente rapporto emesso in Gran Bretagna da UK Charity Kidscape ha evidenziato come coloro che erano stati molestati da ragazzi si portassero dietro tali problemi per tutto il resto della loro esistenza. Alcuni di questi problemi comprendevano tendenze suicide o omicide, o difficoltà di relazione con il mondo esterno o anche con la propria famiglia.
Questa ricerca è stata anche comprovata dalla Yale School of Medicine negli USA, che ha rilevato un collegamento tra i molestati, i molestatori e la diffusione del suicidio tra i ragazzi.

Il bullismo non è solo un problema per i nostri figli maschi. Le ragazze possono ugualmente molestarne altre, usando l’arma dell’esclusione sociale nei confronti delle loro vittime. Gli effetti a lungo termine possono essere devastanti, e secondo gli esperti questo tipo di “bullismo sociale” è direttamente responsabile della scarsa autostima che porta le donne a soffrire per relazioni complicate, gravidanze non volute, abuso di alcolici e stupefacenti fino a malattie quali anoressia e bulimia, collegate alla scarsa confidenza in sé stesse e nella propria immagine pubblica.

Gli effetti del bullismo, comunque, non sono limitati soltanto a chi ne è vittima. Recentemente, dei ricercatori hanno evidenziato come su dieci ragazzi che a scuola vengono definiti come bulli, almeno sei subiscono una condanna per qualsiasi tipo di reato entro i 24 anni di età.

Gli effetti di tale comportamento molesto su coloro che lo compiono, possono essere rilevati anche in aree che normalmente sembrerebbero non essere collegate. I ragazzi che entro l’età di sedici anni hanno manifestato persistenti problemi a livello comportamentale (tra cui il bullismo stesso) radoppiano il rischio di soffrire, in età adulta, di fibromialgia o sindrome da dolore cronico, rispetto ai ragazzi senza simili problemi comportamentali.

Negli ultimi anni, con la diffuzione di Internet, si è ugualmente diffuso anche il bullismo virtuale, o cyberbullismo. Secondo alcune stime, ne è vittima almeno il 10 per cento degli adolescenti, e la cosa peggiore è che la vittima non ha un momento per sfuggire ai propri molestatori, che la perseguitano anche di sera o nel fine settimana.

Le molestie possono verificarsi continuamente via SMS, Facebook o altri siti, e le informazioni si spargono velocemente. Una volta postati, i messaggi insultanti potrebbero non essere cancellabili, e potrebbe essere assai difficile identificarne l’autore in maniera inequivocabile.

Secondo gli psicologi, è importante capire gli effetti che il bullismo adolescenziale può avere sugli adulti, rendendosi conto che quando si esce dalla scuola non si lasciano alle spalle tutti i problemi, ma alcuni di essi ci restano dentro, e manifestano i loro effetti ad anni di distanza ed in qualsiasi aspetto della nostra vita.

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