Due persone in pochi giorni sfigurate con l’acido dagli ex

Due persone in pochi giorni sfigurate con l’acido dagli ex

Le storie d’amore finite male possono divenire davvero pericolose e spesso sono fonte di atti di stalking e persecuzioni che sfociano in vere e proprie violenze.

Ne sono esempio due tragedie avvenute di recente. La prima riguarda un’avvocatessa di 35 anni, Lucia Annibali, aggredita nei pressi della sua casa, a Pesaro, da un uomo con il volto coperto che le ha gettato sul viso dell’acido. La donna ha aperto il portone di casa e vi ha trovato dentro l’aggressore. Prima di essere trasportata in ospedale, in gravissime condizioni, avrebbe fatto in tempo a sussurrare il nome del colpevole. Il mandante sarebbe proprio il suo ex fidanzato, il collega, Luca Varani, 35 anni, di Pesaro, prontamente fermato per concorso in lesioni volontarie gravissime. L’uomo avrebbe mandato un uomo incappucciato a gettare dell’acido in faccia alla Annibali, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale, poi troncata. La vendetta sarebbe stata meditata dal ragazzo non rassegnato dalla fine del rapporto e vedrebbe l’impiego di due albanesi, fermati anch’essi. La ragazza versa in condizioni molto gravi.

C’è da dire che le azioni di stalking non avvengono solamente ai danni delle donne. Una vicenda molto simile è accaduta infatti ad un 32enne di Roma, colpito al volto e al torace da acido muriatico. L’episodio è accaduto in una zona affollata, davanti alla fermata della linea del trenino Roma-Lido.
Ad aggredirlo sarebbe stato un uomo, ingaggiato da una donna delusa, più volte denunciata per atti persecutori. Anche in questo caso si tratta di una ex compagna a cui la fine della storia non era andata giù. Al momento dell’aggressione, l’uomo era in compagnia di una collega di lavoro, ferita lievemente ad un braccio dagli schizzi della sostanza chimica.

Purtroppo storie del genere presuppongono nella maggior parte dei casi azioni o comportamenti minacciosi passati. Denunciare è fondamentale, ma senza prove è davvero difficile intervenire. L’utilizzo di strumenti tecnologici come microregistratori o microspie Endoacustica si è rivelato spesso fondamentale per raccogliere prove che prevengano episodi ancora più gravi come quelli descritti in precedenza. Video, audio ed immagini non possono essere messe facilmente in dubbio e quindi rendono più agevole l’opera delle forze dell’ordine, ma soprattutto la propria vita.

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