Bocciata proposta anti porno dell’Unione Europea

Bocciata proposta anti porno dell’Unione Europea

Un’ondata di proteste si è innalzata a causa della proposta, vagliata dal Parlamento UE, di eliminazione di ogni forma di pornografia dai media.

La “mozione per eliminare gli stereotipi di genere in Ue” ha innescato il timore che si possa arrivare un giorno a vietare il porno; i cittadini si sono rivoltati contro Bruxelles, costringendo gli eurodeputati a mettere dei filtri alle proprie caselle di posta  elettronica intasate da centinaia di migliaia di messaggi a difesa della libertà della rete.

La proposta chiedeva in breve agli Stati membri dell’UE di fare ogni sforzo possibile per eliminare la discriminazione delle donne dalla pubblicità e esigeva inoltre il bando di ogni forma di pornografia dai media. E’ stata questa ultima parte a destare polemiche circa la libertà di diffondere liberamente contenuti in rete.

Il Parlamento, dopo aver ammesso di aver scelto parole poco adatte e troppo generiche per la sua proposta, ha cancellato dal testo la frase che evocava il “divieto di tutte le forme di pornografia nei mezzi di informazione e della pubblicità di turismo sessuale”. Ha riscontrato inoltre che gran parte delle proteste erano state inoltrare da un numero “molto limitato” di indirizzi IP e che quindi poteva rappresentare una strumentalizzazione del caso.

Quello che l’Unione Europea voleva effettivamente proporre era il divieto della  pornografia, ma solo nelle pubblicità. Il problema sembra sia stato quindi di comunicazione. Bisogna però riconoscere che attraverso il web circolano immagini e contenuti pornografici di ogni genere e spesso ad averne accesso non sono solo gli adulti, ma anche bambini e adolescenti. Al momento l’unica possibilità di controllo resta l’auto difesa. Molti genitori utilizzano delle chiavette anti porno, una normale chiavetta usb che pulisce accuratamente il pc da immagini pornografiche grazie a complessi algoritmi che passano al setaccio l’hard disk. La libertà della rete è importante, ma la protezione dei più piccoli lo è allo stesso modo, basta saper conciliare le due cose.

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