Allarme bomba in America per una moglie troppo sospettosa del marito

Allarme bomba in America per una moglie troppo sospettosa del marito

I ritmi frenetici della vita di oggi  ci costringono ad agire spesso in fretta e, soprattutto in presenza di un dubbio atroce, vogliamo vederci chiaro con ogni mezzo.  Ne sa qualcosa una donna di nome Diletta Bianchini, che, nel tentativo di dimostrare che il marito aveva una relazione con un’altra donna, si è servita di un dispositivo di tracciamento per automobile un po’ troppo “spettacolare”, che è stato scambiato per una bomba.

Fin da subito la donna, di evidenti origini italiane, aveva assunto un detective privato, insospettita dai nuovi orari di lavoro del marito, William Sachiti, un imprenditore e consulente per la sicurezza. Orari piuttosto insoliti, difficilmente giustificabili.

Senza dire nulla alla signora, il detective ha deciso di piazzare un bel ‘tracker’ delle dimensioni di un pacchetto di sigarette nei pressi del serbatoio del carburante dell’auto del signor Sachiti. Ma l’uomo, ha notato dopo poco che la sua macchina, una Lexus color argento, era stata sabotata: c’era un dispositivo lampeggiante che si vedeva dal sotto.

Corso ad una caffetteria, l’uomo ha chiamato la polizia che ha subito provveduto ad evacuare la zona intorno ad High Street. Per i residenti sono stati creati cordoni di sicurezza e sul posto sono accorsi artificieri, squadre di pompieri ed ambulanze.

Mr Sachiti è apparso sulla BBC e ha dichiarato: “Quando ho visto la prima volta il dispositivo non sapevo cosa fare. Ero nel parcheggio Morrisons e stavo lavando l’automobile. Ho pensato di chiamare un amico, ma sapevo che poteva essere qualcosa di pericoloso”
Ben presto però la squadra speciale della polizia, la London Fire Brigade, ha scoperto che si trattava di un “bluff”, non di una bomba, ma di un dispositivo per lo spionaggio attraverso il tracciamento della posizione via GPS. E’ venuta così allo scoperto la storia della moglie del signor Sachiti, la 35enne Dott.ssa Diletta Bianchini appunto, un oncologo specializzato al Royal Marsden Hospital di Sutton, che aveva cercato di reperire informazioni sul comportamento sospetto del marito.

“Sono così dispiaciuta dell’accaduto. E’ stato un errore enorme e io ero fuori di me.”

Alla fine il marito, personaggio già conosciuto sugli schermi televisivi per le sue attività di raccolta fondi, ha giustificato bonariamente la donna: “vuol sempre sapere dove sono!” Comunque vada, la prossima volta, sia la moglie che il detective farebbero bene ad informarsi che ci sono molte tecnologie più pratiche e comode, che non rischiano di essere scambiate per bombe.

Ne sono un esempio le microspie ambientali, piccole e pratiche da collocare, non emettono luci o segnali acustici e sono uno strumento ideale per lo spionaggio da distanza illimitata perchè basta un semplice telefono ed il gioco è fatto. Inoltre è possibile utilizzare uno dei tanti microregistratori che, con i suoi soli 3mm di spessore riesce ad essere collocato anche sotto il tappetino di un’auto senza che la vittima possa accorgersi di nulla e, al momento opportuno, ritirarlo e ascoltare tutte le registrazioni.

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